venerdì 16 marzo 2012

Calcio fuori dai Giochi

Sergio Busquets, centrocampista titolare del Barcelona che ha vinto tutto, non parteciperà all'Olimpiade di Londra 2012. Un mese prima, infatti, si disputerà il campionato Europeo di calcio in Polonia/Ucraina: troppo sforzo, poverino, per l'under 23 (questa è l'età dei selezionabili per i Giochi), che darà forfait. E snobberà, di fatto, la competizione sportiva più importante di tutte. Nessuno dimentichi, infatti, che al netto dei contatti tv le federazioni calcistiche dell'universo appartengono ai comitati olimpici, dai quali ricevono (a norma di regolamento) fior di quattrini in concetto di ripartizione introiti in base ai tesserati. Ed essendo (quasi sempre o almeno in Italia ed in Europa) le federazioni calcistiche quelle con più tesserati, sono quelle che ricevono di più. Ed essendo quasi tutte le società calcistiche indebitate fino al collo, quei quattrini, sebbene non abbiano lo stesso peso specifico dei diritti tv, contribuiscono al salvataggio del mondo football. Pertanto, mi auguro che il Cio (comitato olimpico internazionale) intervenga al più presto, in un modo o nell'altro. Perché certi rifiuti fanno perdere valore al prodotto Giochi. Quindi, visto che il caso non è isolato e lo snobbismo pallonaro verso le Olimpiadi è di vecchia data, intravedo solo due soluzioni:
1) L'Europeo sparigli e si giochi in anni dispari.
2) Il calcio vada fuori dai Giochi (che poi è la mia preferita). Anche perché le Olimpiadi sono riservate ai non professionisti. E se è pur vero che anche in altre discipline ci sono i pro, nel calcio non hanno neanche la parvenza dei dilettanti. O forse solo nello stile...

2 commenti:

  1. Che un under 23 non giochi due competizioni così importanti, anche se consecutive, è abbastanza scandaloso. Però forse non è nemmeno colpa sua, forse è proprio il calcio che alle Olimpiadi ci fa una brutta figura. Perchè, obiettivamente, poco c'azzecca. Però purtroppo come il Cio (e non il Coi!) sostiene il calcio così il calcio sostiene -con il pubblico- le Olimpiadi.

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    1. Caro Giovanni,
      sono d'accordo con lo scandalo: un ragazzo di quell'età potrebbe giocare 20 partite consecutive, quindi non è - ovviamente - questione di fisico, ma di "importanza relativa" dell'evento. Il che, per me, è ancor più scandaloso. Sulla seconda parte concordo meno: il pubblico del calcio alle olimpiadi è (in proporzione) molto meno rispetto a quello dei 100 metri, ad esempio. E' la regola della partecipazione che non va.
      Ps: mi scuso per l'errore di battitura. Perspicace, grazie!

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