Il blog di Michele Fiorentino... diffidate dalle imitazioni (anche perché non ce ne sono)
lunedì 26 marzo 2012
Leggi elettorali e il caso andaluso
Tutto sembrava indicare l'ennesima sconfitta schiacciante degli ultimi mesi per il Partido Socialista Obrero spagnolo. Invece il risultato di ieri, nelle elezioni regionali "autonomiche" d'Andalusia, brucia e tanto per il Partido Popular. La tanto agognata maggioranza assoluta (55 seggi), l'unica utile per governare, è rimasta una chimera: 50 seggi alla fine per Javier Arenas, delfino di Rajoy, in netto miglioramento rispetto ai 47 di quattro anni fa, ma insufficienti per prendere le redini della terra tanto cara ad Hemingway. Ci sarebbe da scrivere un trattato di scienza politica sul caso andaluso, su una regione che da trenta e passa anni è socialista a prescindere, nonostante una cronica disoccupazione (attualmente addirittura la più elevata d'Europa, ben oltre il 30% e comunque mai al di sotto di livelli decenti, neanche negli anni d'oro del boom made in Spain) e gli ultimi clamorosi scandali (dirigenti del partito di governo usavano milioni su milioni di fondi della cassa integrazione agricola, il Per, per i propri comodi ed i propri lussi): nulla scalfisce lo strapotere rosso, saldamente al timone da quando il regno iberico è divenuto democratico. Poca voglia di cambiare, sotterrata da molti interessi nel calderone, più che da questioni ideologiche. Tuttavia, ciò che interessa a noi italiani è quel che accadrà a breve. Le elezioni le ha vinte nettamente il centrodestra, ma gli sconfitti del Psoe (socialisti) chiuderanno un patto post-elettorale con IU (i comunisti, per intenderci) e governeranno "nel nome della stabilità". Anche se in campagna elettorale questi ultimi avevano preso le distanze da un partito in piena bufera giudiziaria, facendo incetta del così detto voto di protesta e di disperazione. Tattica subdolamente e ovviamente fomentata dal Psoe, che sicuro di una logica sconfitta, pensava già alla fase due... Tutto è lecito per una poltrona, anche infischiarsene del reale significato del voto dei tuoi "aficionados", che fino a prova contraria ti hanno castigato negandoti una decina di seggi rispetto all'ultima tornata elettorale. Il tutto condito dal fatto che il sistema supermegaproporzionale spagnolo, tanto di moda nel nuovo parlamento italiano bipartisan, fa sì che con poco più di 50000 voti PP e PSOE abbiano portato a casa un rappresentante, mentre con 124000 preferenze UPyD della combattiva Rosa Diez sia rimasta all'asciutto (mentre con la distribuzione dei collegi nazionale avrebbe ottenuto 3 seggi), così come il Partido Andalucista con circa 96000 voti all'attivo. Chi guarda affascinato all'estero per leggi elettorali e affinità elettive, spieghi bene pro e contro ai cittadini prima di trasformare il "porcellum" in "cochino".
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