venerdì 7 settembre 2012

In nome del titolo sovrano

La Bce accelera sullo scudo anti-spread: c'è lo start agli acquisti illimitati dei titoli sovrani. Il che è un bel passo in avanti. Epperò, a costo di sembrare noioso e ripetitivo, ribadisco la mia (non esclusiva) banalissima teoria. Così com'è, l'iniziativa della Banca Centrale resta monca. E', per intenderci, un'aspirina bella forte, che ti libera dalla febbre sùbito, ma se non la prendi tutti i giorni prima o poi la temperatura risale. E, siccome nulla è eterno anche se Andreotti ci sta provando, sarebbe il caso di scendere verso la radice. Insisto: perché non disegnare una mappa dettagliata (o più dettagliata possibile) delle destinazioni dei titoli sovrani? Chi li compra, quanti e dove vanno? Ovvero: chi e perché specula (se specula)? Certo, c'è anche il rischio concreto che le vendite subiscano un contraccolpo. Ma prima o poi, più o meno traumaticamente, da questo circolo vizioso dovremo pur uscirci. E riacquistare la sovranità sui nostri titoli.

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