Il blog di Michele Fiorentino... diffidate dalle imitazioni (anche perché non ce ne sono)
martedì 21 febbraio 2012
Contraddire la Garzanti
L'aveva detto, quel Nostradamus di Casini: "Dopo Monti, nulla sarà più come prima". E' che stiamo cambiando: in 100 giorni di governo tecnico anche i partiti ci sembrano vecchi, arcaici, inutili ed elitisti. Via con le liste civiche, "a supporto", per dirla alla Berlusca, dei grandi partiti. A costo di contraddire la medesima, intoccabile e mitica Garzanti, secondo la quale la lista civica altro non è se non una "lista elettorale presentata alle elezioni amministrative, autonoma rispetto ai partiti tradizionali, con un programma che mira ad affrontare e risolvere problemi locali". Autonoma, a supporto sì, ma di idee e iniziative, non di altri movimenti. E' la fine dei partiti? O l'inizio di una diversa forma di presentarsi al pubblico (dei partiti)? La risposta ce la dà la cara, vecchia Costituzione italiana (art. 49, nello specifico), che nonostante i mille tentativi di assedio più o meno interessati, resta, in linea di massima, sempre attuale in quanto logica: "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale". In partiti, non liste civiche o partiti o comitati. Partiti e basta. Perché, piaccia o no, la politica, come tutto, è fatta dagli uomini. Le liste civiche, o nuove forme di partiti che siano, pure. E ho il sospetto che al cambio di nome non sempre corrisponderà (magari mi smentiscono e mi rimangio tutto) un cambio di uomini o di generazioni. Specie se si andrà (solo) "a supporto", se si fungerà non da serbatoio del talento della società civile, bensì da specchietto per le allodole (che saremmo noi). E i presupposti, specie a destra, non sono dei migliori...
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